Pirandello. Maestro di logica
di Bruno de Finetti

Con introduzioni di Luca Nicotra e Carlo Toffalori

 

Leggi l'articolo...

Sunto: Nel 1937 il grande matematico Bruno de Finetti, in occasione del primo anniversario della morte di Luigi Pirandello, scrisse un articolo dal titolo insolito, “Pirandello. Maestro di logica”, rimasto famoso per la defi nizione di Pirandello «come uno dei più grandi spiriti matematici». Qui viene riproposto l’articolo di de Finetti nella sua versione integrale derivata dai dattiloscritti originali, preceduto dalle introduzioni di Luca Nicotra e Carlo Toffalori, nelle quali viene interpretato più esplicitamente il signifi cato di quella espressione e si confrontano le idee espresse dal drammaturgo siciliano, in sue celebri commedie, con le concezioni scientifi che di David Hilbert, grande matematico della stessa epoca.

Abstract: In 1937 the great mathematician Bruno de Finetti, on the occasion of the fi rst anniversary of the death of Luigi Pirandello, wrote an article with an unusual title, “Pirandello. Master of logic ”, who became famous for the defi nition of Pirandello “as one of the greatest mathematical spirits ”. Here the article by de Finetti is re-proposed in its integral version derived from the original typescripts, preceded by the introductions by Luca Nicotra and Carlo Toffalori, in which the meaning of that expression is interpreted.

Bruno de Finetti (1906-1985). È stato uno dei più grandi matematici del secolo XX. Fu anche statistico, economista e filosofo della scienza.In tutto il mondo è celebrato per due suoi fondamentali contributi alla scienza: la creazione della teoria della probabilità soggettiva e il suo approccio alla teoria della conoscenza, che sta indirizzando sempre più l’attuale orientamento della fi losofia della scienza: la sostituzione di una scienza rigidamente deterministica, regolata dalla classica logica del certo, a due valori (vero o falso), fondata sul principio di non contraddizione e sul principio del terzo escluso (tertium non datur), con una scienza guidata dalla logica dell’incerto, «viva, elastica, psicologica», basata sull’attribuzione di valori di probabilità, che non può essere che soggettiva in quanto esprime numericamente (con infi niti valori compresi fra 0 e 1) non altro che il «grado di fi ducia di un dato soggetto, in un dato istante e con un dato insieme di informazioni, riguardo al verifi carsi di undato evento». È stato anche un intellettuale a tutto campo, che ha occupato un posto autorevole nello scenario socio-culturale dell’Italia del XX secolo.

ArteScienza Anno VIII, N.16 dicembre 2021